Siamo distributori esclusivi Genap® per tutta l'Italia dal 1978.
La nostra assistenza mira ad essere quanto più efficiente possibile, ed è per questo che per i nostri "clienti Internet", vista la crescente richiesta, abbiamo deciso di pubblicare le istruzioni per la posa in opera delle vasche prefabbricate d'acciaio.
Ancora una volta speriamo di raggiungervi con la serietà e la professionalità che ci contraddistinguono dal 1932.
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Filmati in italiano: "Istruzioni di montaggio delle vasche prefabbricate in lamiera di acciaio":
2. Nastratura degli attacchi conici per gli scarichi di fondo ("sombreri")
Base di installazione
La superficie di installazione deve essere ben livellata e in bolla per sopportare il peso della vasca, anche piena.Laddove il terreno fosse particolarmente stabile e solido, potrebbe rivelarsi sufficiente la posa dei pannelli di acciaio su mattoni pieni disposti in cerchio o piastrelloni cementizi da 50 x 50 cm.
In tal caso, non potrà essere rilasciata la documentazione antisismica, sebbene tale modalità di installazione sia già stata praticata con successo in numerose situazioni.
Il nostro consiglio professionale, infatti, è quello di procedere all'installazione della struttura su una base in cemento, dotata di rete elettrosaldata (oppure, nel caso di vasche di notevoli dimensioni, un cordolo sempre in cemento armato), avendo l'avvertenza di lasciare dal centro verso l'esterno, nella direzione in cui si desidera la saracinesca di scarico, un canale di circa cm. 10 x 10 o comunque un canale sufficiente ad ospitare il tubo di svuotamento (disponibile fino a mm.500).
Con il modello Alta Qualità, su richiesta, viene fornita anche la progettazione esecutiva del serbatoio e della platea o del cordolo (soluzioni entrambe idonee per il rilascio della documentazione antisismica).
Tale base dovrà essere sgombra da oggetti affilati, terra, pietre, radici e tutto ciò che potrebbe danneggiare il telo impermeabile di contenimento; come vedremo in seguito, si renderà necessario un rivestimento interno in TNT (tessuto non tessuto). Per ulteriore precauzione ma non obbligatoriamente, la base può essere coperta da uno strato di sabbia non inferiore ai 10 centimetri, come nel filmato.
Vi raccomandiamo di controllare che agenti atmosferici non abbiano rovinato la zincatura delle lamiere. Vi ricordiamo di rispettare una distanza di almeno 2 metri da muri e fossi (allo scopo di garantire maggiore stabilità).
Un suggerimento banale ma cruciale è il seguente: prima di completare la struttura d'acciaio, posizionate, al centro della base, tutti gli accessori di cui avrete bisogno, nonché il telo impermeabile: diversamente facendo, in un momento successivo, sarete costretti ad utilizzare una gru (o quantomeno delle scale) per inserire il sacco impermeabile (che può risultare anche piuttosto pesante); inoltre, potreste essere costretti a trascinare il telo, causando possibili danneggiamenti: il telo non deve essere trascinato!
Installazione delle lamiere
È la parte più rilevante dell'installazione stessa, sia per quanto riguarda il tempo necessario sia per quel che concerne l'attenzione da porre durante i lavori.Non iniziate il montaggio se si prevede forte vento: le lamiere possono far vela, causando danni a quanto sta loro attorno; qualora la posa in opera potesse durare più di un giorno all'aperto, verificate anche le condizioni atmosferiche notturne, mentre la vasca resterà incompleta. Una volta completata, ancorata a terra e riempita, il vento non costituirà più alcun problema.
Bisogna evitare di sbancalare le lamiere invertendone l'ordine: arriveranno direttamente dalla fabbrica, sistemate su un pallet, in maniera che prendendole dalla prima in alto sino all'ultima in basso si possa procedere nell'ordine corretto (di anello in anello, a salire verso la cima della vasca).
Le lamiere di base sono di norma più spesse e pesanti di quelle che andranno a formare gli anelli superiori.
Scaricare le lamiere a terra ad una ad una, potrebbe comportare un'esatta inversione dei pezzi.
Un ERRORE GRAVE, in cui installatori meno esperti possono cadere, è quello di assemblare gli elementi con le giunzioni sovrapposte e non alternate.
I pannelli debbono essere montati "a mattoncino": in maniera alternata tra centro della lamiera e fine della lamiera sovrastante e sottostante. Si sovrappongano l'ultima onda in basso della lamiera superiore alla prima in alto di quella inferiore, avendo anche cura che siano sovrapposte verso l'esterno (a "piramide rovesciata"): la lamiera sovrastante deve essere montata all'esterno rispetto a quella sottostante, al fine di evitare infiltrazioni d'acqua piovana.
Ponete particolare attenzione agli spessori delle lamiere: talvolta (soprattutto nelle vasche di più grandi dimensioni) sono fornite in spessori differenti (sono più spesse in basso, per resistere meglio al peso); non invertite il loro ordine quando aprite il pacco che le contiene.
L'assemblaggio preliminare dovrà essere compiuto da almeno due persone, una con il compito di bloccare i bulloni dall'interno, l'altra col compito di stringere i dadi (e relative rondelle) all'esterno. Per ora non stringeteli troppo saldamente, lasciate un po' di gioco, allo scopo di essere facilitati nell'unire i pannelli successivi. E' essenziale, per non rovinare il telo di contenimento, che la testa dei bulloni sia rivolta all'interno della vasca! Dopo aver terminato la giunzione del primo anello, quello di base, controllate che esso formi un cerchio perfetto e che sia in bolla.
A questo punto, potrete procedere con il montaggio degli anelli superiori, come già descritto.
Dopo aver completato l'operazione di assemblaggio di tutte le lamiere che formano la struttura d'acciaio, potrete stringere definitivamente dadi e bulloni con l'avvitatore elettrico. Si passa, dunque, alla fase di ...
Inserimento del telo
Un ERRORE GRAVE, nella stesura del telo impermeabile, è quello di procedere all'installazione quando l'ambiente circostante registra una temperatura dell'aria inferiore ai 6°C: il telo è a forte rischio di rottura termica; si consiglia pertanto, per avere un margine minimo di sicurezza durante le operazioni di dispiegamento, di non iniziarle con meno di 10°C. Attenzione a non fraintendere: ciò non significa che il telo non sia in grado di resistere al freddo.Per esempio, il telo in Aquatex EX (polipropilene 0,6 mm) fornito con il modello "Alta Qualità", una volta installato, è in grado di resistere da -60°C a +80°C; ciò nonostante, è comunque necessario evitare la sua movimentazione alle basse temperature ambientali.
Si consiglia altresì di verificare l'umidità relativa (RH), che non dovrà risultare eccessiva, soprattutto nei casi in cui siano da realizzarsi saldature o lavorazioni del telo impermeabile, per esempio per il fissaggio degli attacchi conici alle tubazioni.
Un altro ERRORE GRAVE, nella stesura del telo impermeabile, è quello di trascinarlo! Il telo andrà posto al centro della vasca (come nel filmato) all'inizio, quando è ancora chiuso e imballato nella sua scatola! Non deve assolutamente essere aperto e trascinato a terra, altrimenti sussiste il serio rischio di generare micro-fori (peraltro difficili da individuare in un secondo momento) che potrebbero causare perdite e dunque il venire meno della tenuta stagna. I teli impermeabili sono sottoposti in fabbrica a un doppio controllo di qualità, così come le procedure di imballaggio sono certificate ISO, pertanto è impossibile che il sacco impermeabile giunga al cliente forato; gli unici modi per danneggiare il telo sono proprio il trascinamento, il calpestìo con scarpe pesanti o la posa sul fondo di oggetti contundenti.
Prima di installare il telo impermeabile, innanzitutto, è bene porre un tessuto non tessuto per proteggerlo dalle parti taglienti delle lamiere.
Esso andrà disposto all'interno della vasca, piegandolo nella parte superiore per farlo sbordare di circa 15 cm. (fino alla seconda onda dall'alto della lamiera) e fissandolo con le apposite clips bianche da un metro, fornite in dotazione.
Tali clips andranno fissate facendo passare le fascette (bucando il geotessile con un punzone) nei punti dove le lamiere sono pre-forate (in cima alla vasca).
Ora è il momento di passare all'inserimento del telo impermeabile.
Il telo verrà fatto sporgere per circa 20 cm. fino alla terza onda (non di più non di meno!), andandosi a sovrapporre al TNT e verrà quindi tensionato mediante gli appositi tiranti in acciaio inox o "cricchetti", fissati alle cinghie pre-installate all'interno del bordo superiore del telo, senza causare nello stesso eccessivi tiraggi in alcuni punti, a fronte di blandi tiraggi in altri: il telo deve essere teso uniformemente.
Di norma il telo impermeabile è già dotato, al centro, di un apposito manicotto di scarico da 2" al quale dovrà essere fissato il tubo di scarico con dei nastri auto-agglomeranti, forniti a corredo.
Evitate di camminare sul telo impermeabile con scarpe pesanti. Proteggete adeguatamente i piedi d'appoggio delle scale, per evitare fori sul fondo.
Una volta bloccato il telo impermeabile, bisogna aver cura di spingerlo negli angoli, facendolo aderire bene tra fondo e parete, dove sono presenti le saldature a 90°.
L'ultimo ERRORE GRAVE che si può commettere è proprio quello di dimenticarsi di dare aderenza al telo sulla parete verticale, fino al fondo (vedi spiegazione). Ciò potrebbe persino causare la piegatura delle lamiere sulla sommità in quanto, al riempimento della vasca, la tensione che si creerebbe nel telo potrebbe piegare le lamiere verso l'interno. Se la posa in opera richiede più giorni, verificate dunque che il vento non abbia mosso il telo all'interno, prima di riempire la vasca.
Ad installazione terminata, evitate di posare i tubi di adduzione sulla cima delle lamiere: a lungo andare, si potrebbero piegare per via del peso, seppure apparentemente non eccessivo.
La vasca dovrà sempre contenere almeno 20-40 cm. d'acqua, salvo che non sia bloccata a terra mediante staffe.
Laddove si desiderasse fissare le lamiere alla base di cemento (operazione talvolta richiesta, soprattutto in luoghi ventosi, dove la vasca vuota potrebbe spostarsi per la spinta eolica), le staffe (una per lamiera) andranno imbullonate alle lamiere di base.
Solo dopo il riempimento (in maniera da consentire la naturale dilatazione della struttura), si potranno tassellare le staffe nella base di cemento. Se nel frattempo (in caso di installazioni in più giorni), si temesse comunque il forte vento, potrebbe rivelarsi opportuno impiegare sacchi di sabbia all'interno per bloccare il telo o iniziare a tassellare almeno in parte la vasca a terra.
1 - Figura di installazione n°1
Installazione delle lamiere e posizionamento dei teli al centro della vasca. Si noti che le lamiere devono essere montate in maniera alternata, come accade per i muri di mattoni, non una sopra l'altra in verticale. E' possibile scaricare TUTTE le figure di installazione qui.
3 - Figura di installazione n°3
5 - Figura di installazione n°5
6 - Figura di installazione n° 6
Installazione della copertura antialghe galleggiante (per qualsiasi diametro): il tubo che costituisce la circonferenza e che permette di mantenere invariata la forma circolare va legato alle asole della copertura stessa.
Molte foto che riguardano questa copertura si possono trovare alla pagina Coperture per vasche in cemento o in acciaio.
Molte foto che riguardano questa copertura si possono trovare alla pagina Coperture per vasche in cemento o in acciaio.
7 - Errore da evitare e attenti al vento!
Un errore grave che si può commettere è quello di dimenticarsi di dare aderenza al telo sulla parete verticale, fino al fondo. Ciò potrebbe persino causare la piegatura delle lamiere sulla sommità in quanto, al riempimento della vasca, la tensione che si creerebbe nel telo potrebbe piegare le lamiere verso l'interno. Se la posa in opera richiede più giorni, verificate dunque che il vento non abbia mosso il telo all'interno, prima di riempire la vasca.
8 - Schema tubazioni standard
Questo è lo schema standard di montaggio delle tubazioni: esse passano da sopra o da sotto. Lo scopo è evitare di forare le lamiere e applicare le flange di rinforzo. Quando possibile, questa modalità di installazione è più rapida, più semplice (non richiede l'intervento di tecnici specializzati) e meno costosa. Inoltre, in questa figura si comprende molto bene come installare le lamiere: alternate come un muro di mattoni e non una sopra l'altra.
9 - Imballaggio di una vasca
Ecco come si presenta il pacco per la consegna, contenente le lamiere zincate, il telo impermeabile e gli accessori, prima del montaggio della vasca d'acciaio. Nella foto: una vasca di modeste dimensioni da circa 50 metri cubi. Su un solo pallet possono essere imballate vasche che, una volta installate, possono arrivare fino a 596 metri cubi di volume, fino a 21,85 metri di diametro e fino a 3,88 metri di altezza.
10 - Imballaggio di 2 vasche su un pallet
Vi è anche la possibilità di spedire più di una vasca su un solo pallet (fino a 3 di piccole dimensioni). Ciò comporta un netto risparmio in termini di costi di trasporto. In questa foto, sono imballate 2 vasche di media grandezza da circa 100 metri cubi cad. Le vasche non devono necessariamente essere della stessa misura: ogni pezzo è distinguibile, ben indicato sui documenti e separato, per non confondersi.
11 - Un pallet imballato e un pallet aperto
Ecco come Vi arriverà la vasca: su un pallet misure cm.82x200h50 che, una volta aperto si presenterà così come nella foto: sotto le lamiere, sopra una scatola bianca di plastica contenente i bulloni e una scatola di cartone contenente il telo.
Nella foto: una vasca da 13.000 litri e una vasca da 18.000 litri.
Nella foto: una vasca da 13.000 litri e una vasca da 18.000 litri.
13 - La soluzione migliore
(Firenze, 2023) La soluzione che riteniamo ottimale (che corrisponde peraltro a quella mostrata nel filmato delle istruzioni di montaggio) per l'installazione di tutte le tubazioni, è lasciare una canaletta per il loro passaggio sotto alla cisterna, da riempire di sabbia. Questa modalità di posa ha innumerevoli vantaggi, tra i quali i principali sono: 1. In caso di errore nel posizionamento dei tubi, non bisogna spaccare il cemento. 2. I tubi rimangono protetti da intemperie e altri potenziali danni in caso di incendi, atti vandalici etc. 3. L'installazione è più semplice e rapida. 4. Non bisogna forare le lamiere d'acciaio.
14 - Riempire subito
(Firenze, 2023) In questa foto sono mostrati i tubi della foto precedente, scattata su un cantiere dell'alta velocità, una volta installato il serbatoio. Al termine delle operazioni di montaggio, è essenziale riempire subito la vasca per almeno 40 cm. al fine di evitare moltissimi inconvenienti tra i quali citiamo i principali: 1. Il vento forte che sposta o fa sbattere il telo impermeabile è il rischio maggiore, perché potrebbe persino piegare le lamiere (vedasi figure precedenti) o danneggiarsi. 2. La vasca senza peso e senza le staffe di ancoraggio ancora fissate al suolo, potrebbe spostarsi a causa della spinta eolica.
Infine, è fondamentale, ovviamente, testare subito la tenuta stagna.
Infine, è fondamentale, ovviamente, testare subito la tenuta stagna.
15 - Creazione del plateatico di appoggio
(Rozzano, provincia di Milano, 2019) La realizzazione della platea di calcestruzzo armato segue la progettazione ingegneristica, che a sua volta è calcolata secondo i dati forniti dalla relazione geologica o geotecnica, in maniera che l'intera struttura al termine dei lavori, serbatoio compreso, risulterà antisismica.
16 - Base di appoggio in piano
17 - Base di installazione
E' strettamente necessario realizzare una platea di cemento?
No. Si può montare la vasca anche su mattoncini o piastrelloni posati su terra e ben livellati.
E' meglio realizzare una platea di cemento?
Assolutamente sì. Una platea di cemento armato rende il serbatoio antisismico e il ns. ingegnere può redigere la relativa documentazione strutturale. Oppure si può realizzare soltanto il cordolo in calcestruzzo armato sulla circonferenza.
No. Si può montare la vasca anche su mattoncini o piastrelloni posati su terra e ben livellati.
E' meglio realizzare una platea di cemento?
Assolutamente sì. Una platea di cemento armato rende il serbatoio antisismico e il ns. ingegnere può redigere la relativa documentazione strutturale. Oppure si può realizzare soltanto il cordolo in calcestruzzo armato sulla circonferenza.
18 - Tubazioni di aspirazione antincendio cementate
(Zaniga, provincia di Bergamo, 2020) Nella foto: le tubazioni di aspirazione dell'impianto antincendio sono state annegate nella platea di cls armato.
Si possono altresì notare: la tubazione (più piccola) per la jockey o ricircolo, un attacco rasoterra per lo svuotamento totale, un pozzetto con valvola di intercettazione dalla tubazione di svuotamento per il troppo pieno a collo d'oca e il controllo di livello.
Si possono altresì notare: la tubazione (più piccola) per la jockey o ricircolo, un attacco rasoterra per lo svuotamento totale, un pozzetto con valvola di intercettazione dalla tubazione di svuotamento per il troppo pieno a collo d'oca e il controllo di livello.
19 - Pavimento industriale di appoggio lamiere
(Brembate di Sopra, Provincia di Bergamo, 2018) E' possibile installare i serbatoi antincendio poggiando le lamiere su pavimenti industriali pre-esistenti. In questo modo, non è necessario creare una nuova platea in calcestruzzo, risparmiando tempo, denaro e spazio in altezza. Ai fini del rilascio della relazione ingegneristica strutturale e antisismica, tuttavia, si rivela essenziale l'elaborazione di una preventiva relazione geologica, ancor prima della progettazione esecutiva.
20 - Passaggio tubazioni antincendio
(Brembate, BG, 2018) Le tubazioni verso il gruppo pompe antincendio, ove possibile, passano sotto al serbatoio. In tal modo, non risulta necessario forare le lamiere in loco per creare attacchi laterali, quindi senza alterare la struttura d'acciaio. In questa installazione, per esempio, il pavimento è stato tagliato e riempito con la sabbia, per permettere il passaggio dal fondo.
21 - Posizionamento del tubo di scarico
(Diano Marina, 2008) Il tubo di scarico viene di norma posizionato al centro della cisterna: così facendo, l'attacco presaldato rimarrà sempre al centro, in qualsiasi modo si stenda il telone impermeabile sagomato. In caso contrario, durante la stesura si potrebbe incappare nell'errore di aprire il telo dal lato sbagliato e ritrovarsi con l'attacco posizionato nel punto opposto a quello dove si trova il tubo.
22 - Tubazioni impianti antincendio
(Iglesias, Sardegna, 2015) Ecco la soluzione ottimale per il passaggio delle tubazioni dell'impianto antincendio: i tubi sono stati cementati nella platea. Questa modalità di installazione ha 3 importanti pregi: 1. Non è necessario forare le lamiere e rinforzarle con le flange. 2. La platea di cemento risulterà solida e stabile nonché idonea a sorreggere il peso della struttura della vasca d'acciaio e dell'acqua. 3. Come è possibile notare dalla foto, si possono anche installare molteplici tubazioni di fondo; al contrario, è possibile applicare una sola flangia per lamiera, posizionata al centro della stessa. Per ottenere questo risultato è necessario, in fase di progettazione, compilare un apposito modulo Excel, al fine di definire con esattezza il diametro e il posizionamento dei tubi per lo scarico, l'adduzione, il troppo pieno, il controllo di livello, gli attacchi alle pompe antincendio, etc.
23 - Gomito a innesto con labbro in gomma Ø 110 mm.
Per poter installare una tubazione di svuotamento totale ci sono 2 soluzioni:
1) Come in questa foto: un gomito a innesto con labbro in gomma Ø 110 mm. raccordato su tubazione in polietilene.
2) Tubazione in PVC da acquedottistica grigio Ø 110 mm. con gomito e successivo incollaggio mediante apposito collante hard per tubi PVC.
Entrambe le soluzioni prevedono che il bordo superiore del gomito rimanga cementato raso terra.
1) Come in questa foto: un gomito a innesto con labbro in gomma Ø 110 mm. raccordato su tubazione in polietilene.
2) Tubazione in PVC da acquedottistica grigio Ø 110 mm. con gomito e successivo incollaggio mediante apposito collante hard per tubi PVC.
Entrambe le soluzioni prevedono che il bordo superiore del gomito rimanga cementato raso terra.
24 - Attacco in PVC per svuotamento totale
(Gavirate, Provincia di Varese, 2020) Per i serbatoi antincendio vengono spesso richiesti gli attacchi a "filo pavimento" per lo svuotamento totale Ø 110 mm. in PVC grigio a incollare oppure a incastro con labbro in gomma. L'attacco viene pre-saldato in fabbrica sul fondo del telo impermeabile. Pertanto è essenziale non sbagliare la collocazione del tubo cementato nel plateatico di cls armato: a tal proposito viene fornito un apposito modulo Excel da compilare, onde evitare fraintendimenti e per essere sicuri che il posizionamento sia inequivocabile.
25 - Tubi predisposti come da progetto
(Segrate, provincia di Milano, 2019) Anche negli scantinati è possibile installare i serbatoi antincendio Buwatec-Genap. Sul pavimento esistente della cantina, sono state predisposte le tubazioni secondo le indicazioni progettuali e in seguito è stata posata la rete elettrosaldata, quindi gettata la platea in calcestruzzo armato. Aprendo la foto, si potranno visionare i 3 passaggi principali: 1. Tubi. 2. Rete. 3. CLS.
26 - Serbatoi antincedio in spazi confinati
(Installazione a Roma, 2021) Per lavorare in spazi confinati, anzitutto è necessario avere intorno al serbatoio almeno 40 cm. di spazio, per poter impiegare gli avvitatori elettrici. Si rammenta che l'operazione di avvitamento dei bulloni è assai rumorosa, soprattutto dentro a scantinati, sottoscala e locali chiusi, pertanto per risolvere il problema del notevole inquinamento acustico, si raccomanda di impiegare sempre i dispositivi di protezione individuale (DPI): in questo caso particolare, si notino le cuffie antirumore.
27 - Foro di passaggio per il troppo pieno
(Zaniga, BG, 2020) La lamiera è stata tagliata mediante l'impiego di una roditrice, al fine di ottenere un foro il più possibile rotondo, nonostante l'ondulatura.
E' essenziale realizzare il foro di passaggio prima, quando la lamiera è a terra, prima del montaggio, perché quando si troverà in alto tale operazione risulterà ovviamente molto più complessa e difficile, con il rischio di non eseguire una lavorazione perfetta. In seguito, all'esterno, si appplicherà la flangia di rinforzo.
E' essenziale realizzare il foro di passaggio prima, quando la lamiera è a terra, prima del montaggio, perché quando si troverà in alto tale operazione risulterà ovviamente molto più complessa e difficile, con il rischio di non eseguire una lavorazione perfetta. In seguito, all'esterno, si appplicherà la flangia di rinforzo.
28 - Installazione serbatoi antincendio dentro cantine
(Roma 2021) Come scritto alla pagina del ns. catalogo intitolata "Piccoli serbatoi componibili", è proprio in spazi ristretti che disporre di serbatoi componibili può far una grande differenza, rispetto ad altri modelli forniti in unico blocco! Le lamiere hanno una larghezza di 82 cm. (leggasi: passano attraverso le porte), per una lunghezza di 2 o 3 metri, a seconda delle esigenze di installazione e trasporto. Ciò significa che le cisterne Genap costituiscono la soluzione ottimale per il montaggio in spazi angusti, quali seminterrai, cantine o stanze chiuse in generale.
29 - Ritorno in vasca per asametro con palo di supporto
(Provincia di Lodi, 2022) Una soluzione migliore, meno rischiosa e più semplice, rispetto al foro laterale nella lamiera, è costituita da un tubo che passa sopra alla vasca, sorretto da un semplice palo di supporto, che si infila sotto alla copertura in rete, alla quale sono stati sfilati un paio di elastici.
Non bisogna lasciare appoggiare le tubazioni direttamente sulle lamiere.
Non bisogna lasciare appoggiare le tubazioni direttamente sulle lamiere.
30 - Box gruppo pompe e serbatoio antincendio
31 - Platea di cemento armato antisismica
(Torino, Piemonte, 2019) Gli attacchi di fondo del serbatoio antincendio vengono presaldati in fabbrica nel telone impermeabile di contenimento dell'acqua.
E' pertanto essenziale cementare le tubazioni nei punti giusti, come da progetto.
Nella foto successiva: l'interno della vasca, una volta installato il telo.
E' pertanto essenziale cementare le tubazioni nei punti giusti, come da progetto.
Nella foto successiva: l'interno della vasca, una volta installato il telo.
32 - Tubazioni di fondo del serbatoio antincendio
(Torino, 2019) L'interno del serbatoio antincendio, una volta installati (da sinistra a destra): lo scarico flat (piatto) per lo svuotamento totale, il troppo pieno in polietilene che sale sino al livello massimo di riempimento, l'attacco alla motopompa e l'attacco all'elettropompa con piastre antivortice in acciaio Inox AISI 316 (c.d. "acciaio marino").
33 - Flangia antivortice a tavolino per impianti antincendio
Per tubazioni posizionate sul fondo del serbatoio, la valvola antivortice può essere banalmente realizzata con la forma di un tavolino: è sufficiente posizionarla sopra al tubo di aspirazione del gruppo antincendio.
Inoltre è previsto un apposito collare allargabile e stringibile mediante un semplice sistema di dadi e bulloni, per tenere legato il tavolino alla sommità della tubazione.
Inoltre è previsto un apposito collare allargabile e stringibile mediante un semplice sistema di dadi e bulloni, per tenere legato il tavolino alla sommità della tubazione.
34 - Attenzione al collare!
(Padova, Veneto, 2018) Benché non si tratti di un'operazione complessa, bisogna comunque prestare particolare attenzione, nel momento in cui si stringe il collare della piastra antivortice sull'attaco conico, evitando di danneggiare il nastro sigillante o l'attacco stesso: ciò potrebbe causare perdite d'acqua!
Ricordare inoltre di proteggere i piedini del tavolino (OK anche un pezzo di tessuto protettivo e semplice scotch), per non tagliare la guaina impermeabile.
Ricordare inoltre di proteggere i piedini del tavolino (OK anche un pezzo di tessuto protettivo e semplice scotch), per non tagliare la guaina impermeabile.
35 - Valvola di scarico - tubazioni cementate
E' possibile annegare le tubazioni di scarico nel cemento, come in questo caso. In alternativa, si può anche lasciare una canaletta e riempirla con la sabbia, come si vede nel filmato di installazione. Possiamo altresì fornire valvole, tubi PE o PVC, raccordi, colle e tutto il necessario per l'allacciamento all'impianto di irrigazione o antincendio.
36 - Canale per i tubi di scarico
(Levanto, Provincia di La Spezia - Liguria, 2018) Come mostrato nel filmato, qualora si preferisse evitare di annegare le tubazioni nel cemento, sarebbe altresì possibile lasciare nella piattaforma di base, dal centro verso l'esterno, un canale sufficiente ad ospitare le tubazioni di scarico, adduzione, troppo pieno o svuotamento totale. Ciò facilita la manutenzione in momenti successivi alla posa in opera. La canaletta potrà essere quindi riempita con sabbione, come in questa foto.
37 - Gruppo antincendio
(Melfi, Basilicata, 2020) Nella foto, un gruppo antincendio collegato un ns. serbatoio con diametro 20,03 metri e altezza 3,12 metri, da circa 1 milione di litri: 2 aspirazioni DN300 con piastra antivortice e una jockey DN63. NOTA BENE: La ditta Benza NON fornisce Gruppi Antincendio, ma solo il serbatoio.
38 - Aspirazioni antincendio e ritorno in vasca da sopra
39 - Entrata di carico o ritorno in vasca da sopra
41 - Cordolo di cemento armato con sabbia
(Marghera, provincia di Venezia, 2021) Per risparmiare, in modo particolare quando i serbatoi (antincendio, irrigui, industriali o di raccolta acque meteoriche) hanno impieghi temporanei, non conviene realizzare un'intera platea, perché il cemento armato è costoso, soprattutto se si desidera progettarlo secondo criteri antisismici. Quindi spesso si opta per la realizzazione di un cordolo con sabbia al centro.
42 - Meglio la sabbia o il cemento?
(Marghera, VE, 2021) E' meglio cementare le tubazioni di fondo dei serbatoi, oppure lasciare la sabbia al centro del cordolo? Dal punto di vista tecnico e del funzionamento dell'impianto antincendio non c'è differenza, tuttavia in caso di manutenzione (esempio: un tubo rotto) è molto più comodo spostare la sabbia piuttosto che spaccare il cemento armato. Ingrandite la foto per capire meglio.
43 - Cordolo di cemento alternativo alla platea
(Catania, Sicilia, 2015) Sebbene consigliabile, non è strettamente necessario che la base di installazione sia costituita da un'intera platea di cemento. In questo caso, per esempio, è stato realizzato soltanto un cordolo di circa un metro di larghezza, al centro del quale è stata stesa la sabbia. Questa tipologia di soluzione è particolarmente indicata quando la vasca è molto grande. Lo scopo è piuttosto ovvio: risparmiare sul cemento.
44 - Stesura della sabbia sul fondo
(Catania, Sicilia, 2015) E' consigliabile stendere la sabbia sul fondo, anche in caso di montaggio su platea di cemento, soprattutto quando si acquista il modello Base dato che, per quel modello, dalla fornitura è escluso il tessuto non tessuto protettivo per il fondo (mentre è compreso quello per le pareti).
45 - Cordolo armato antisismico
(Taranto, Puglia, 2018) Seguendo la nostra progettazione esecutiva ingegneristica (fornita gratuitamente con il modello Alta Qualità) è possibile ottenere un cordolo in calcestruzzo armato che comunque garantisca (come per la platea intera) caratteristiche strutturali di antisismicità. Viene infatti altresì redatta la relazione strutturale, personalizzata all'occorrenza per ogni luogo, modalità di posa in opera e tipologia di serbatoio.
46 - Vasche in fase di costruzione
(Taranto, 2018) Ecco la visione dal basso, in fase di costruzione: il cordolo sul quale poggiano le lamiere ondulate di acciaio zincato, verrà riempito con la sabbia. In questo momento, la bullonatura del primo serbatoio era terminata, mentre il secondo era al primo anello di base. Le lamiere sono alte 80 cm. Il grosso pacco bianco che si vede a destra sullo sfondo è il pallet che contiene i tessuti protettivi e il telo impermeabile.
47 - Cisterna di acciaio installata dopo 15 anni
(Albenga, provincia di Savona, 2022) La particolarità di questo serbatoio irriguo per le serre di piante ornamentali mediterranee è che la vasca è stata consegnata nel lontano 2007 e installata poi a fine 2022. Ciò nonostante, i materiali ben custoditi erano ancora come nuovi, dopo 15 anni dalla consegna. E' stata montata su piastrelloni come nella foto successiva.
48 - Posa su piastrelloni armati
(Albenga, 2022) Per realizzare in maniera semplice e poco costosa la base di appoggio è altresì possibile posare il serbatoio di acciaio su un quadrato di piastrelloni 80 x 100 h 8 cm. accostati senza opere murarie e senza ancoraggi al suolo, avendo l'accortezza di impiegare una rete per pacciamatura sopra la terra battuta, per evitare la formazione di erbe infestanti. Ovviamente in questo caso, non è possibile fornire la documentazione antisismica.
49 - Posa su mattoni o blocchi di cemento
(Magliano Romano, 2019) Per ciò che concerne la base di appoggio delle lamiere, un'alternativa (non antisismica e non idonea per serbatoi antincendio o industriali) consiste nella posa in cerchio di blocchi di cemento, ben livellati e stabilizzati, con sabbia distesa al loro interno. Si tratta di una soluzione molto semplice e poco costosa. Da valutarsi in base alle dimensioni del serbatoio, alle condizioni del luogo (es.la stabilità del terreno) e all'uso: in questo caso, una vasca Ø 5,46 h 1,59 sarà destinata all'abbeveraggio degli animali da pascolo.
50 - Vasca posata su basamento di cemento e pietre
51 - Marchiatura CE
Come evidenziato nella foto, i serbatoi d'acciaio Genap sono marchiati CE, conformi a tutte le normative produttive comunitarie, antisismici e certificati antincendio.
Oltre al marchio CE, ogni lamiera ha un'etichetta che ne indica l'ordine di installazione: dall'anello 1 lamiera 1 a salire fino all'ultima lamiera in cima.
E' impossibile sbagliarsi: basta leggere l'etichetta!
Oltre al marchio CE, ogni lamiera ha un'etichetta che ne indica l'ordine di installazione: dall'anello 1 lamiera 1 a salire fino all'ultima lamiera in cima.
E' impossibile sbagliarsi: basta leggere l'etichetta!
52 - Etichette CE supplementari e istruzioni di montaggio
Insieme con la consegna delle lamiere, vengono fornite: le istruzioni di montaggio, il DDT (Documento di Trasporto) della fabbrica e, soprattutto, una copia supplementare delle etichette con la marchiatura CE: attenzione a non perderle! Potrebbero essere richieste soprattutto in caso di verifiche antincendio da parte dei Vigili del Fuoco o in fase di collaudo del serbatoio.
53 - Spessori delle lamiere
Le lamiere di base hanno talvolta uno spessore maggiorato, mentre le lamiere da installare sugli anelli più alti sono di spessori inferiori. Bisogna far attenzione a non invertirne l'ordine! Verranno infatti fornite sovrapposte l'una sull'altra come nella foto, in maniera che le prime in alto sul pallet siano le prime da posare in basso, sopra la platea di cemento. Smontando l'imballaggio, non bisogna spostarle e posarle in ordine casuale. L'elenco degli spessori si trova qui.
54 - Stesura della sabbia
(Milano, 2019) Se viene fornito il tessuto protettivo per il fondo (compreso con il modello Alta Qualità), non è essenziale livellare uno strato di sabbia su tutta la platea. Come in questo caso, eventualmente si può stendere solo vicino ai bordi interni delle lamiere. Ciò permette un netto risparmio in termini di materiali e tempo, ma al contempo evita che il telo impermeabile possa infilarsi sotto alle lamiere durante il riempimento.
55 - Fornitura e posa in opera di serbatoi di acciaio
(Diano Marina, Liguria, 2008) Se possibile, è sempre bene far poggiare le lamiere su una solida base di cemento di almeno 25-30 cm. con rete elettrosaldata. In questa foto, 2 vasche antincendio, per la raccolta dell'acqua mediante elicotteri, idonee altresì per il prelievo mediante autobotti dei vigili del fuoco.
57 - Installazione di dadi, bulloni e rondelle
58 - Piano della sicurezza - trabattelli
59 - Installazione in sicurezza
(Ostiglia, MN, 2023) Al fine di ottemperare in maniera scrupolosa alle normative di sicurezza, una lamiera è stata lasciata smontata, per permettere il passaggio e le operazioni di soccorso all'operatore, in caso accusasse un malore durante la posa in opera. Il personale deve essere comunque munito del cosiddetto "patentino" per lavori in spazi confinati.
60 - Vasca di laminazione
(Provincia di Mantova, Regione Lombardia, 2023) Installazione della vasca di laminazione completata, su una gettata di magrone. Ovviamente, al termine dei lavori, la lamiera che dapprima era stata lasciata a parte per l'accesso in sicurezza, è stata montata per completare la struttura di questa cisterna circolare componibile.
61 - Stesura del tessuto protettivo
(Catania, Sicilia, 2015) Nel modello Alta Qualità sono forniti i tessuti protettivi sia per il fondo sia per le pareti di lamiere. Dopo aver completato il montaggio delle lastre ondulate di acciaio, l'operazione seguente è la stesura delle protezioni, al fine di evitare tagli al telone impermeabile.
62 - Clips di fissaggio delle protezioni
Per tenere fermo il tessuto non tessuto, ma soprattutto per garantire una maggiore separazione dalla parte tagliente in cima alla lamiera, si utilizzano le apposite clips bianche, fornite in dotazione con tutti i modelli. Devono infine essere strette al bordo con le fascette da elettricista, che passeranno attraverso i fori in alto della lamiera.
63 - Tiraggio del telo impermeabile
64 - Fissaggio del telo negli angoli interni
(Taranto, 2018) Dopo aver fissato il telo sopra alle pareti di lamiera, spingerlo bene negli angoli tra le pareti stesse e il fondo, nei punti in cui il telo è saldato a 90 gradi per aver una forma a cilindro. Non si tratta di mere ragioni estetiche: è importante per evitare che al riempimento, il telo, schiacciato dal peso dell'acqua, possa piegare verso il basso la cima delle lamiere, se non correttamente posizionato.
65 - Morsetti a cricchetto
66 - Bloccaggio temporaneo con morsetti
67 - Installazione del telo impermeabile
(Catania, CT, 2015) Il telo impermeabile, presaldato in forma in fabbrica, deve sbordare fino alla terza onda di lamiera in alto, con un tiraggio uniforme, senza eccessive pieghe in alcuni punti a discapito di altri. Ad ogni modo, come è possibile notare dalla foto, esso viene sempre fornito con un certo margine di abbondanza, proprio per facilitarne la posa in opera.
68 - Cricchetti di fissaggio del telo ai bordi
I teloni impermeabili interni alle vasche sono dotati di cricchetti per il fissaggio al bordo superiore della vasca. Si ricorda che un'installazione corretta prevede che il telo debba sbordare sulla cima sino alla terza onda dell'ultima lamiera dall'alto. In tale modo, il tiraggio del telo risulterà omogeneo, né eccessivo né insufficiente.
69 - Bloccaggio della struttura in acciaio
Attenzione a non cadere nell'errore di stringere subito tutti i dadi con gli avvitatori elettrici! Il montaggio delle lamiere successive più alte, risulterebbe molto più difficoltoso. All'inizio si deve costruire la struttura senza una stretta eccessiva, lasciando un po' di gioco. Una volta terminata la costruzione del cilindro di lamiere (o almeno dei primi 2 o 3 anelli), si potrà procedere al bloccaggio definitivo, partendo dai bulloni in basso a salire. In cantiere non può dunque mancare l'energia elettrica o un generatore di corrente.
70 - Staffe di ancoraggio a terra
Le staffe di ancoraggio a terra sono richieste per ragioni antisismiche nei serbatoi antincendio, altre volte per garantire l'immobilità della vasca vuota in caso di raffiche di vento; vanno bloccate subito alle lamiere, ma a terra solo dopo che la vasca è stata riempita: ciò permette la naturale dilatazione dell'acciaio. Una volta che la vasca avrà preso la sua forma definitiva con il riempimento, i tasselli potranno essere inseriti negli appositi fori praticati sulla platea di cemento.
71 - Corretta realizzazione dei fori
(Cantù, Provincia di Como, 2021) E' essenziale realizzare in maniera corretta i fori nelle lamiere, al fine di evitare di rovinare le stesse e per un buon fissaggio del tubo di passaggio. In questo caso, la parte tagliente del foro è stata dotata di una protezione in gomma (in rosso) per evitare tagli al telo impermeabile, agli attacchi conici e alla tubazione stessa. Vedasi altresì il relativo filmato.
72 - Sostegno della tubazione laterale
(Cantù, Provincia di Como, 2021) Il tubo laterale di aspirazione antincendio non può essere lasciato "penzolare" in uscita dal serbatoio, nemmeno per poco tempo: deve essere fissato subito durante l'installazione, altrimenti si rischia di tagliare gli attacchi conici saldati nel telo di contenimento quindi generare perdite d'acqua. La tubazione deve pertanto trovarsi in posizione parallela rispetto al pavimento e perpendicolare rispetto alla parete di lamiera ondulata e, per fare ciò, si consiglia l'impiego di un'asta che lo sorregga, come in questa foto.
73 - Ricalcolare il volume utile negli impianti antincendio
(Taranto, 2018) Quando si applicano fori in alto, sull'ultimo anello di lamiere, per qualsiasi scopo (realizzare un troppo pieno, mettere in comunicazione due serbatoi, far passare una tubazione di adduzione etc.), bisogna sempre considerare il fatto che le lamiere devono essere forate al centro e che sono alte 80 cm. Di conseguenza, si potrebbe verificare una perdita in termini di volume utile (che peraltro costituisce il fattore cruciale in una certificazione antincendio, secondo la normativa UNI-EN 12845), quantificabile in circa 50 cm. dall'alto: 40 cm. dalla sommità + 10 cm. equivalenti al raggio del foro. Anche soli 50 cm. d'acqua in meno, su vasche di grandi dimensioni, possono comportare una perdita di oltre 50 metri cubi. Si potrebbe ovviare al problema, impiegando un gomito rivolto verso l'alto, all'interno del serbatoio: ciò va ricordato in fase progettuale!
74 - Regole per attacchi a serbatoio a parete
1) Se si evitano è meglio: si tratta pur sempre di un'operazione delicata che comporta un indebolimento (anche se lieve) della struttura, inoltre costano denaro e molto tempo durante la posa. La soluzione ottimale è realizzare il passaggio di tutte le tubazioni dal fondo, sotto alla vasca.
2) I fori devono essere praticati in loco: la fabbrica non può fornire lamiere già forate. Si consiglia l'impiego di una roditrice. In alternativa, anche un flessibile oppure un trapano dotato di punta a tazza dentata andranno bene, ma risulterà meno agevole eseguire un foro rotondo su una superficie ondulata.
3) Si può installare una sola flangia per lamiera; ciò implica altresì che, dato che le lamiere hanno una lunghezza di circa 3 metri, i fori si troveranno a una distanza di 3 metri l'uno dall'altro: non si possono posizionare due attacchi vicini tra loro.
4) Il diametro massimo possibile del foro è di 200 mm.
5) Va applicata una flangia di rinforzo per ogni foro.
6) La flangia va posizionata al centro della lamiera, alta 80 centimetri e larga 3 metri. Non è possibile installarla vicino ai bordi o, addirittura, tra una lamiera e l'altra o nei punti da imbullonare.
7) In fase di progettazione, è essenziale "pensare tridimensionalmente": bisogna sempre ricordare che le lamiere devono essere installate "a mattoncino" (alternate: mai una sopra l'altra in verticale). Di conseguenza, se si posiziona una flangia al centro della lamiera in basso, sull'anello di lamiera sovrastante, si troveranno i bulloni, come in questa foto.
2) I fori devono essere praticati in loco: la fabbrica non può fornire lamiere già forate. Si consiglia l'impiego di una roditrice. In alternativa, anche un flessibile oppure un trapano dotato di punta a tazza dentata andranno bene, ma risulterà meno agevole eseguire un foro rotondo su una superficie ondulata.
3) Si può installare una sola flangia per lamiera; ciò implica altresì che, dato che le lamiere hanno una lunghezza di circa 3 metri, i fori si troveranno a una distanza di 3 metri l'uno dall'altro: non si possono posizionare due attacchi vicini tra loro.
4) Il diametro massimo possibile del foro è di 200 mm.
5) Va applicata una flangia di rinforzo per ogni foro.
6) La flangia va posizionata al centro della lamiera, alta 80 centimetri e larga 3 metri. Non è possibile installarla vicino ai bordi o, addirittura, tra una lamiera e l'altra o nei punti da imbullonare.
7) In fase di progettazione, è essenziale "pensare tridimensionalmente": bisogna sempre ricordare che le lamiere devono essere installate "a mattoncino" (alternate: mai una sopra l'altra in verticale). Di conseguenza, se si posiziona una flangia al centro della lamiera in basso, sull'anello di lamiera sovrastante, si troveranno i bulloni, come in questa foto.